Acconciatori: Confartigianato chiede chiarimenti ai Prefetti

Lockdown e acconciatori. Confartigianato ha chiesto ai Prefetti del Piemonte orientale una indicazione chiara che sciolga le incomprensioni rispetto alla norma che, secondo il DPCM del 3 novembre scorso che istituiva nuovi divieti per il contenimento della pandemia da Covid 19 – impedirebbe alle persone di spostarsi in altro comune, diverso da quello dove hanno la residenza, per fruire dei servizi di barbiere e acconciatore.

“Rispetto alla norma non c’è una chiara e univoca interpretazione” ha spiegato Amleto Impaloni (nella foto) direttore di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale “vi sono zone del Paese in cui le Autorità ammettono lo spostamento dal proprio comune, altre in cui vige una interpretazione restrittiva secondo cui lo spostamento sarebbe consentito solo se nel comune di residenza non esistano servizi di parrucchiere”.

“Limitare cosi la libertà di scelte e di fiducia nel proprio acconciatore lede non solo la libertà di impresa e del cittadino ma pone tutti noi in seria difficoltà per il calo evidente di clientela, e questo mentre siamo da sempre attenti alla sicurezza con uso dei dispositivi di protezione e adesione ai protocolli previsti per il contenimento della pandemia” sottolinea Gianni Torraco (nella foto), Rappresentante della categoria Acconciatori.

“Le nostre imprese vogliono lavorare e lavorare in piena sicurezza, per sé, per i dipendenti e la clientela” conclude Impaloni “Ai Prefetti abbiamo chiesto una indicazione chiara e autorevole, che chiarisca una norma ma soprattutto – auspichiamo – riconosca l’impegno degli acconciatori a lavorare in sicurezza per il bene di tutti”.