Le sue “margheritine” sono speciali e lo sanno anche a Riad dove ne hanno gustati 150 chili al matrimonio della loro principessa. Ma tutto nella Pasticceria Marcolini di Stresa è curato al massimo, i dolci della tradizione come il biscotto creato in onore di Antonio Rosmini: “Solo la qualità paga davvero e fa affezionare i clienti – dice Mario Marcolini -. Ormai siamo rimasti in pochi e per continuare a lavorare bisogna garantire qualcosa di speciale”. Lui sicuramente lo fa.
"Ho cominciato a lavorare in pasticceria prestissimo: era quello che volevo fare, non mi sono mai immaginato altrove"
La pasticceria Marcolini è nata il primo maggio del 1959 quando Giuseppe Marcolini, padre di Mario, decise di fare il grande salto: dopo un lungo apprendistato in uno storico locale di Milano, tornò a Stresa e aprì il suo laboratorio, in via Principessa Margherita. Lì il "forno" è rimasto fino a venticinque anni fa, quando si è spostato in via Vincenzo De Vit, ma nel frattempo ha indossato il grembiule da pasticciere anche Mario, esattamente cinquant’anni fa, nel 1975. “Ero sempre qui, fin da bambino – racconta sorridendo – e ho cominciato a lavorare in pasticceria prestissimo. Era quello che volevo fare, sono nato per questo e non mi sono mai immaginato a fare altro”.
Una ricetta antica per le "Margheritine" e un dolce nuovo dedicato a Rosmini: rivivere e fare la tradizione
Il padre Giuseppe ha ripreso una storica ricetta delle “Margheritine” di Stresa, il dolce tradizionale della perla del Lago Maggiore, da uno dei primi pasticceri del borgo, all’inizio del Novecento. Oggi Mario Marcolini ne produce quaranta chili al giorno, soprattutto d’estate, quando il via vai di turisti nel suo negozio è incessante. Tanti arrivano ad acquistare qualche scatola, gli ospiti dei grandi hotel di lusso mandano gli autisti a riempire il baule delle auto anche se qualcuno dei clienti vip preferisce venire di persona: “Il principe di Riad ogni tanto passa di qui – racconta Marcolini -, è una persona davvero gentilissima”.
Proprio in occasione del matrimonio di una principessa della famiglia reale saudita, è stata richiesta una fornitura speciale di 150 chili di “margheritine” da offrire agli illustri invitati. Ci sono voluti approvvigionamenti impressionanti per produrle: circa 48 chili di burro, 53 chili di farina, 53 di fecola e ben 1.080 rossi d’uovo oltre a scatole speciali che potessero garantire condizioni di viaggio ottime affinché i biscotti potessero arrivare intatti sui tavoli del matrimonio reale: “Abbiamo avuto il fiato sospeso fino a quando da Riad hanno aperto i contenitori e ci hanno confermato che era andato tutto bene”.
Non solo dolci “storici”, la pasticceria Marcolini la tradizione la fa. Come è successo per il dolce dedicato ad Antonio Rosmini, il teologo e filosofo che trascorse a Stresa gli ultimi anni della sua vita. Quando venne beatificato, il 18 novembre 2007, Mario sfornò un biscotto speciale che porta il nome di Rosmini: “E’ un dolce friabile con gocce di cioccolato, di cui sappiamo che lui era goloso”.
"I sacrifici sono ripagati dai complimenti dei clienti che arrivano da lontano per gustare i nostri dolci"
Le pasticcerie come questa stanno diventando sempre più rare: “Negli ultimi anni è cambiato tutto – racconta Mario Marcolini -. La clientela resta fedele alla qualità e su questo bisogna puntare, a cominciare dagli ingredienti. Io acquisto il burro in Germania, dove costa il doppio ma ne vale la pena. Ho persone che vengono da Milano per i miei cannoncini: devo offrire loro sempre il massimo. Del resto i sacrifici che questo lavoro impone, nella fatica e negli orari massacranti, per me vengono ripagati solo dal sorriso del cliente che entra in negozio e ti dice che era tutto perfetto”.