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18 Marzo 2020

I cantieri edili possono lavorare? Le indicazioni utili in questo periodo di emergenza

I cantieri edili possono lavorare? Le indicazioni utili in questo periodo di emergenza

I cantieri edili possono continuare o devono fermarsi? A questa domanda posta spesso dalle imprese, Confartigianato Imprese Piemonte Orientale risponde con una nota elaborata dai nostri uffici Paghe e Sicurezza-ambiente. Innanzitutto va precisato che il DPCM 11 marzo 2020 non ha previsto la sospensione dell’attività lavorativa edile sull’intero territorio nazionale, come per altri settori specificatamente indicati nel Decreto.
Lo stesso decreto raccomanda però a coloro che svolgono attività produttive l’assunzione di protocolli di sicurezza anti contagio e, laddove non fosse possibile rispettare la distanza interpersonale di 1 metro come principale misura di contenimento, con l’adozione di dispositivi di protezione individuale (particolare attenzione dovrà essere prestata alle procedure anti contagio con riferimento alle attività di cantiere che si svolgono al chiuso) e l’incentivazione delle operazioni di sanificazione dei luoghi di lavoro, anche utilizzando a tal fine ammortizzatori sociali.

Quindi ogni cantiere, ogni situazione va valutata caso per caso.

Ove possibile, sia per quanto concerne gli appalti pubblici che i lavori privati, e nel caso in cui il proseguire dell’attività possa comportare un mancato rispetto delle misure imposte, si suggerisce di presentare alla Stazione Appaltante, al Comune o al Committente una comunicazione via PEC finalizzata a rinviare l’inizio dei lavori oppure sospendere i lavori (attività di cantiere in esecuzione) e richiedere la modifica dei termini per l’eventuale rateizzazione degli oneri di urbanizzazione.

Nei cantieri attivi il Responsabile dei Lavori ed il Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione, sono le figure legate alla predisposizione, prescrizione e controllo di procedure idonee ad attivare forme di contenimento del contagio. Valutata la possibilità, la necessità di proseguire i lavori, il Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione (CSE) predispone una procedura volta ad integrare il PSC (Piano di Sicurezza e Coordinamento) e condivide il contenuto con il Responsabile dei lavori. Verrà pertanto informata l’impresa esecutrice cui spetta l’obbligo di informare e formare le maestranze circa i rischi generali di contagio e, soprattutto, circa l’importanza di assumere, fuori dall’orario di lavoro, comportamenti coerenti con le indicazioni del Governo e delle autorità sanitarie.
 

Per ulteriori informazioni sono a completa disposizione degli associati l’Ufficio paghe e l’Ufficio sicurezza e ambiente di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale.

 


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