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27 Novembre 2020

Finalmente la firma al decreto che stanzia risorse per la cassa integrazione: è attesa da mesi. Confartigianato aveva scritto ai prefetti sollecitando i pagamenti

Finalmente la firma al decreto che stanzia risorse per la cassa integrazione: è attesa da mesi. Confartigianato aveva scritto ai prefetti sollecitando i pagamenti

È stato emanato il decreto che stanzia al Fondo di solidarietà bilaterale dell’artigianato (FSBA) 448.125.003,97 euro, così come previsto dai provvedimenti varati dal Governo per fronteggiare l’emergenza Covid-19. L'ente regionale Ebap avvia i bonifici ai lavoratori lunedì 30 novembre, fino a esaurimento delle risorse stanziate. Dall’inizio della pandemia, lo stanziamento complessivo di risorse statali in favore degli artigiani è stato di oltre 1,6 miliardi di euro per un totale di 8 decreti (interministeriali e di trasferimento) elaborati ed emanati ma fino ad ora insufficienti per garantire gli ammortizzatori sociali a favore dei lavoratori dell’artigianato, la cui attività è sospesa a causa del Covid-19.

Nei nostri territori, alla fine di giugno, risultavano arrivati quasi 12 milioni di euro così suddivisi: 6 milioni e 574 per il Novarese (con un picco di 5827 lavoratori in cassa nel mese di aprile e un totale di 15.925 versamenti nell'intero periodo), 2 milioni e 800 mila euro al Verbano Cusio Ossola (dove i versamenti totali sono stati 6.520) e 2 milioni e 674 mila euro al Vercellese (qui il picco è stato con 2.399 lavoratori in cassa ad aprile e un totale di 6.141 pagamenti).


Come Confartigianato Imprese Piemonte Orientale ha sottolineato in più occasioni e in modo formale con una lettera inviata già alla fine dell’estate a tutti i Prefetti del territorio, fino ad ora sono mancate le risorse necessarie per effettuare i pagamenti delle competenze di parte del mese di giugno e poi di luglio, agosto, settembre, ottobre e novembre.
“Il nostro settore sta scontando ritardi inaccettabili dovuti alla mancanza di stanziamenti e alla lentezza dei trasferimenti delle risorse dalla Ragioneria dello Stato al Fondo – dice Amleto Impaloni, direttore di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale -. In concreto questo significa che migliaia di lavoratori sono in attesa da mesi di un sostegno al reddito la cui mancanza sta mettendo in seria difficoltà le loro famiglie. Si tratta di una situazione profondamente ingiusta e penalizzante che rischia di creare un’emergenza sociale pericolosa”.


“Ci auguriamo – aggiunge e Michele Giovanardi, presidente di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale - che non si frappongano ulteriori ritardi burocratici e le risorse appena stanziate con il nuovo decreto vengano rese rapidamente disponibili nelle casse di Fsba che provvederà immediatamente ad erogarle ai destinatari. Noi vigileremo perché questo avvenga nel più breve tempo possibile e continueremo la nostra opera di sollecito nei confronti delle autorità, a livello locale e nazionale”.


“I Prefetti e le Istituzioni ci convocano per rilevare lo stato di disagio della categoria ma pur comprendendo la complessità della condizione nella quale vive il paese non comprendiamo come sia possibile trascurare l’attenzione al comporto delle piccole imprese: “I numerosi provvedimenti d’urgenza emanati dal Governo  – ha sottolineato Impaloni – vanno integrati con una norma che superi il criterio dei codici Ateco, per riconoscere ristori a tutte le imprese che hanno subito cali di fatturato significativi con riferimento temporale più ampio e non più al solo mese di aprile 2020 sul 2019. Le imprese vanno accompagnate nella ripresa della normalità economica con misure strutturali di vera riduzione della pressione fiscale e vera semplificazione degli adempimenti..”.