Verifiche degli impianti elettrici e di messa a terra: ennesimo guazzabuglio burocratico. “Il recente decreto Milleproroghe ha stabilito l’informatizzazione delle verifiche che le imprese devono effettuare sugli impianti elettrici e di messa a terra per tutelare la sicurezza sul lavoro - spiega Amleto Impaloni, direttore di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale - ma questa disposizione, anziché semplificare e garantire la sicurezza degli impianti, crea inutili e assurde complicazioni a carico degli imprenditori: c’è l’obbligo di comunicazione all’Inail del nominativo dell’organismo incaricato delle verifiche, ma sarebbe più corretto che fosse l’organismo stesso a comunicare all’Inail l’esito del controllo; inoltre i costi degli interventi di verifica sono parametrati su tariffe vecchie (addirittura del 2005) e fissate da un organismo (Ispesl) che non esiste più!”
Insomma, siamo di fronte a un aggravio di oneri burocratici e di costi per le imprese. “L’unica cosa da fare, ragionevolmente, è l’abrogazione di tale norma, che peraltro risulta di gran lunga più onerosa rispetto alle tariffe praticate sul mercato. Una richiesta in tal senso è già stata trasmessa da Confartigianato al Governo” conclude Impaloni.